"Il Treno che Bucò il fronte" arriva... da Napolitano
Grande successo alla presentazione. Una copia anche al presidente della Repubblica
Dopo mesi di lavoro finalmente, sabato 12 gennaio, il video documentario di Stefano Ballini, "Il Treno che Bucò il Fronte" è stato presentato al pubblico, a Tavarnelle, in un Cinema Olimpia strapieno. Il giorno dopo l'emozione dentro Stefano, che è partito in questo lavoro sulla base dei ricordi del babbo, "Carlino", è ancora viva.
Allora Stefano, è stato davvero un successo...
"Sembra sia andato molto bene, il Cinema Olimpia era strapieno e questo mi ha fatto piacere, emozioni tante, soprattutto l'abbraccio alla fine di alcuni anziani che hanno vissuto il periodo, con le lacrime agli occhi. Poi due emozioni in particolare, quella di Sestilio Dirindelli, sindaco di Tavarnelle, e la commozione di Romano Franchi, sindaco di Marzabotto. Inoltre la consegna del video venerdi mattina da parte del sindaco di Stazzema Michele Silicani al presidente della Repubblica: mi hanno chiamato dalla presidenza mercoledi chiedendomi di fargli avere il video. Spero tanto gli piaccia: e poi l'abbraccio della gente e gli attestati di stima, li ringrazio tanto di cuore. Un abbraccio alla fine mi ha profondamente colpito, quello di Ferruccio Laffi superstite di Marzabotto, fatto con tutto il cuore."
I ringraziamenti si sa, sarebbero infiniti: le chiediamo di fare uno sforzo e di farne uno speciale...
"Un ringraziamento speciale? Alla mia mamma presente in sala nonostante le sue non ottime condizioni di salute e la presenza di mio zio "Roberto" fratello di Carlino, uscito con gli occhi lucidi. Infine un grazie a tutti i superstiti del video, mi hanno dato tantissimo e non finirò mai di ringraziarli!".
E adesso?
"Adesso faccio tesoro di quello che ho vissuto e cercherò di portare avanti questo video insieme ai sindaci e alle associazioni, soprattutto nelle scuole, è quella la cosa più importante!".
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COMUNE DI TAVARNELLE: IL TRENO DELLA MEMORIA CORRE SUL WEB
All'anteprima di sabato 12 gennaio alle ore 16:30, saranno presenti i sindaci e i rappresentanti dei Comuni di Tavarnelle, Stazzema e Marzabotto. Tavarnelle apre le celebrazioni della Giornata della Memoria con la presentazione di un documentario sulle stragi nazifasciste di Stefano Ballini. Da domenica il video sarà distribuito gratuitamente e disponibile on line
“Caro babbo, grazie per essere salito su quel treno e sai una cosa ci sono salito anch’io attraverso un sogno che mi ha insegnato a conoscere la storia e conservare la memoria ricordando la tua testimonianza e ascoltando quella degli altri”. E’ con una commovente lettera indirizzata al padre ‘Carlino’ che Stefano Ballini sigla gli ultimi fotogrammi del suo documentario “Il treno che bucò il fronte”, destinato da domenica 13 a percorrere gratuitamente i binari del web. Con un anteprima sul grande schermo: il film sarà proiettato per la prima volta a Tavarnelle, al Cinema Olimpia, sabato 12 gennaio alle ore 16,30 alla presenza dei sindaci e dei rappresentanti dei Comuni di Tavarnelle, Stazzema, Marzabotto, Provincia di Firenze e delle Associazioni Familiari Vittime Eccidi di Marzabotto e Comuni limitrofi, dell'Associazione Martiri di Sant'Anna e i testimoni intervistati. L’iniziativa apre l’intenso programma di eventi confezionato dall’Unione dei Comuni di Barberino, San Casciano e Tavarnelle e l’Istituto comprensivo Don Milani per celebrare il Giorno della Memoria, previsto il 27 gennaio.
Il film prende spunto dalle vicende che resero protagonista David Ballini detto ‘Carlino’, classe 1922, l’8 settembre del 1943 quando il contadino chiantigiano, al ritorno da una licenza, riuscì a sottrarsi al rastrellamento nazifascista con la disubbidienza contravvenendo cioè all’ordine dei tedeschi di scendere da un treno diretto a sud e rimanendovi a bordo a loro insaputa. Quel treno portò ‘Carlino’ alla salvezza e adesso, oltre a bucare il fronte, vuole bucare il web per diffondere la verità della storia e di alcuni dei fatti più tragici che si consumarono in Italia durante il secondo conflitto mondiale come le stragi di Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto e Pratale.
Nel documentario giocano un ruolo determinante le testimonianze di alcuni sopravvissuti e dei familiari delle vittime di queste stragi. Ci sono le voci e i ricordi di Adriana Cresti e Mirella Lotti (superstiti di Pratale), Siria Pardini, Adele Pardini, Luciano Lazzeri, Graziano Lazzeri, Enrico Pieri, Mario Ulivi (superstiti di Sant’Anna di Stazzema), Fernando Piretti, Ferruccio Laffi, Anna Rosa Nannetti, Gian Luca Luccarini, Bruno Zebri,(superstiti e testimoni di Marzabotto). “La particolarità di questo video – spiega l’autore – è il fatto che sia stato realizzato senza scopo di lucro e con l’unico obiettivo di far conoscere e mettere in primo piano il valore della memoria ad uso e consumo dei giovani, degli studenti che da domenica potranno visualizzarlo gratuitamente on line; mi auguro che esso possa essere utilizzato anche nelle scuole come strumento di riflessione o invitare gli studenti a recarsi nei luoghi delle stragi per capire, conoscere ed elaborare una propria coscienza sul valore della memoria storica.
Il documentario, realizzato con il contributo di Matteo Ceccatelli e Angela Mori dell’Associazione Cinema Olimpia, è stato patrocinato da Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Provincia di Firenze, Provincia di Lucca, Comune di Marzabotto, Comune di Stazzema, Unione Comunale del Chianti Fiorentino, Associazione Martiri di Sant'Anna, Comitato Onoranze per i Martiri di Sant'Anna, Associazione Familiari Vittime Eccidi Nazifascisti nei Comuni di Marzabotto, Grizzana e Monzuno, Parco Nazionale della Pace.
10/01/2013 15.40
Comune di Tavarnelle Val di Pesa
11.01.2013
h 08:45 Di
Redazione GAZZETTINO DEL CHIANTI
Treno della
memoria, ci siamo: intervista all'autore
Il Gazzettino incontra Stefano Ballini, che il 12 gennaio proietta il suo documentario
finalmente ci siamo: dopo tanto lavoro e tanta attesa, sabato 12 gennaio alle 16.30 (ingresso gratuito) al Cinema Olimpia, si proietta il video-documentario realizzato dal tavarnellino Stefano Ballini intitolato "Il Treno che Bucò il Fronte" (poi sarà disponibile gratuitamente sul web). Alla presenza dei sindaci e dei rappresentanti dei Comuni di Tavarnelle, Stazzema, Marzabotto, Provincia di Firenze e delle Associazioni Familiari Vittime Eccidi di Marzabotto e Comuni limitrofi, dell'Associazione Martiri di Sant'Anna e i testimoni intervistati. L’iniziativa apre l’intenso programma di eventi confezionato dall’Unione dei Comuni di Barberino, San Casciano e Tavarnelle e l’Istituto comprensivo Don Milani per celebrare il Giorno della Memoria, previsto il 27 gennaio.Il film prende spunto dalle vicende che resero
protagonista David Ballini detto "Carlino", padre di
Stefano e classe 1922, che l’8 settembre del 1943, al ritorno da una licenza,
riuscì a sottrarsi al rastrellamento nazifascista con la disubbidienza
contravvenendo cioè all’ordine dei tedeschi di scendere da un treno diretto a
sud e rimanendovi a bordo a loro insaputa. Quel treno portò "Carlino"
alla salvezza e adesso, oltre a bucare il fronte, vuole bucare il web per
diffondere la verità della storia e di alcuni dei fatti più tragici che si
consumarono in Italia durante il secondo conflitto mondiale come le stragi di
Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto e Pratale.
Stefano, raccontaci come nasce il progetto-Treno.
"Il progetto treno nasce nella primavera del
2012, anche se dentro avevo da tempo voglia di fare qualcosa riguardo
l'argomento guerra,. Un po' per quello che successe a mio padre, un po' per un
senso civico e di responsabilità di fare qualcosa per i ragazzi sul tema del
conservare la memoria. La spinta decisiva però è stata data da due fattori, il
primo "Il Sangue e l'Erba", lo spettacolo bellissimo di Massimo
Salvianti su Pratale. Il secondo invece fece scattare la molla: un giorno
casualmente attraversai Marzabotto in macchina e lì successe qualcosa. Mi misi
a scrivere subito e cercai di fare qualcosa di utile, il risultato è questa
specie di documentario-racconto che è venuto fuori, tirai su la storia,
semplice bisogna dirlo, in pochi giorni. Volevo parlare di guerra ma non di
politica, volevo parlare di persone, di anima, di amore e di dolore. Parlai
subito con Angela Mori e Matteo Ceccatelli del Cinema Olimpia,
rimasero entusiasti della cosa. Scrissi subito a Gian Luca Luccarini,
presidente dell'Associazione Vittime Eccidi di Marzabotto. Mi misi in contatto
con Graziano Lazzeri, amico di Pietrasanta che conoscevo da molti anni
perchè lavora insieme ad un altro carissimo amico che è l'ex massaggiatore
della Fiorentina Luciano Dati, con cui ho scritto un libro. Da qui i contatti
con le due amministrazioni, il Comune di Stazzema con il sindaco Michele
Silicani e il Comune di Marzabotto con il sindaco Romano Franchi,
entrambi molto attenti all'argomento. Mi hanno dato tutto quello che potevo
chiedere e li ringrazio sentitamente. Poi la Regione Toscana e la Regione
Emilia Romagna, le Province di Lucca e di Firenze e l'Unione Comunale del
Chianti Fiorentino con Sestilio Dirindelli, sindaco di Tavarnelle, che
si è sempre dimostrato entusiasta di questa idea".
Il video avrà alcune particolarità...
"Le due particolarità del video sono: il no
profit, non ci sono assolutamente fini di lucro, anche i patrocini sono tutti
gratuiti. E poi la distribuzione del video, che è gratuita e solamente su
internet, nessun dvd in vendita. Una decisione particolare (anche il montaggio
è mirato per la visione streaming), però punto alla diffusione e non al
profitto. Anche le musiche degli amici artisti sono tutte a titolo gratuito,
fra le tante segnalo i Fugazi, gruppo di americano di Wahington DC famosissimo
per le loro politiche no profit appunto, gli Yo Yo Mundi di Acqui Terme, i Kina
di Aosta e poi Emiliano Benassai, il bravissimo fisarmonicista ne
"Il Sangue e l'Erba", che nel video suona il piano nella parte di
Marzabotto. E poi Barbed Wire Temple, De Glaen. Poi la partecipazione della
criminologa Ttvarnellina Silvia Ciotti Galletti. Infine ci sono molti
"Ballini" nel video, chi ha fatto i disegni, chi ha recitato poesie:
fondamentale la voce narrante di Fabio Crescioli di Controradio Firenze.
Siamo amici da tantissimi anni ed è stata una bella occasione per rivedersi e
fare qualcosa insieme".
Come si è svolta la lavorazione?
"La lavorazione si è svolta, come spesso mi
accade, con l'ispirazione, con il "buona la prima". Spesso punto alle
sensazioni dell'improvvisazione ed è quello che dico sempre a chi intervisto:
non sono un grande regista e montatore di video, e non uso effetti speciali.
Uso macchinari semplici e minimali, ma se per caso esce fuori un sospiro, uno
sguardo profondo, un'emozione, una lacrima non tocco niente, è già un opera
d'arte, è la vita! In questo video mi è successo spesso. I lavori di Pratale si
sono svolti in un giorno, andando a casa delle due intervistate sopravvissute,
due splendide persone, insieme a Angela Mori. I lavori a Marzabotto si sono
svolti in una giornata cioè il 22 settembre, giorno in cui i parenti delle
vittime si riunivano con l'associazione. I lavori a Sant'Anna si sono svolti in
tre momenti diversi: uno con la visita guidata a Sant'Anna di Stazzema con Umberto
Mancini dell'Associazione Martiri di Sant'Anna; alcune interviste sono
state fatte il 12 agosto, durante la celebrazione dell'eccidio. La terza parte
a ottobre con l'aiuto di Graziano Lazzeri che mi ha gentilmente ospitato
a casa sua ed ho potuto intervistare Adele e Luciano, i suoi
genitori, inoltre anche altri sopravvissuti fra cui il presidente
dell'Associazione Martiri di Sant'Anna Enrico Pieri".
Quali i momenti più emozionanti?
"Ce ne sono stati di emozionanti ma anche di molto
difficili: all'inizio ho avuto molte volte paura di non essere all'altezza di
rappresentare tanto dolore. In questo caso sia Gian Luca Luccarini che Umberto
Mancini mi hanno aiutato a non cedere e andare avanti, oggi li ringrazio perché
la loro stima è stata per me decisiva. Momenti emozionanti? L'incontro con i
sopravvissuti: quando li guardi negli occhi hai l'impressione di avere di
fronte un'anima che ha gettato la maschera, quella che molte persone portano
nella vita comune, per comodo o chissà perché. Loro non la portano più, forse
l'hanno persa nei giorni terribili che passarono: posso dirti che mi hanno dato
tanto, tantissimo! Molto di più di quanto io abbia dato a loro. A volte,
montando il film non ce l'ho fatta a trattenere le lacrime, guardando il video
probabilmente capirete anche quali momenti. Devo dire che Marzabotto e
Sant'Anna mi sono rimaste nel cuore e tornarci sarà sempre un piacere, per la
bellezza dei luoghi e per le persone che ho conosciuto".
Cosa ti aspetti dal "tour" di presentazioni?
Dopo Tavarnelle ci saranno Sant'Anna e Marzabotto...
"Francamente non lo so, una cosa l'ho chiesta ai
sindaci: fare in modo che i ragazzi delle scuole medie di Tavarnelle, Barberino
e San Casciano possano visitare, almeno una volta all'anno, Monte Sole e
Sant'Anna di Stazzema, poi ricambiare invitando i ragazzi di quei comuni nel
Chianti, organizzandogli una giornata della memoria. Spero accada e che non
rimanga solo una dichiarazione di intenti: se questo succederà il mio video
avrà già avuto ben oltre quello che mi aspetto. I ragazzi devono visitare
quelle zone, non basta un video o un libro, ci vuole anche un seguito e spero
che questo accada, sarà per loro un'esperienza bellissima e significativa. In
primavera uscirà anche una versione sottotitolata in inglese (tradotta grazie a
Monica Crini), sempre e solo per internet e destinata all'estero".